Vite tra le sbarre: una piccola riflessione.

"Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni." Fedor Michajlovic Dostoevskij Il 22 agosto le carceri italiane sono state nuovamente teatro di morte, questa volta la scena del delitto è stato il carcere di Parma. Dall'inizio del 2010 ben 42 detenuti, di età compresa tra i 22 ed i 65 anni, hanno scelto di togliersi la vita impiccandosi o inalando gas. Carceri notoriamente sovraffollate, guardie carcerarie numericamente insufficienti rispetto alle reali esigenze e non opportunamente formate, insieme alla scarsa assistenza sanitaria e psicologica, sono le ragioni che contribuiscono a spingere alcuni detenuti a togliersi la vita. Uomini che vivono ogni giorno in condizioni poco decorose, stretti in un universo dove talvolta i diritti civili sembra abbiano perso valore, dove le persone più fragili scelgono di rinunciare anche alla promessa della libertà. Queste cifre non possono lasciarci indifferenti, è tempo di porci delle domande, di rifletter...