Passa ai contenuti principali

Primi approcci alla lettura: i libri cartonati.

Foto di Nadia Scarnecchia

Lettori non si nasce, ma si diventa. La lettura non è un bisogno innato, ma va creato.

Troppo spesso i bambini vivono la lettura come un obbligo imposto dalla scuola, questo è uno dei modi per renderla noiosa e poco attraente.

Anche quando si parla di lettura l’Ambiente acquisisce un ruolo di rilievo, crescere in una casa con libri accessibili, vedere i genitori, i nonni leggere, frequentare librerie o biblioteche sono sicuramente aspetti importanti, perché il bimbo guardi il libro con curiosità.

L’esposizione precoce al libro è possibile sin dai primi mesi di vita, attraverso la scelta di testi e formati adeguati e mediante la pratica della lettura condivisa.

Il genitore che legge al bambino, utilizza il libro e la voce come strumento di relazione e contemporaneamente fa un altro grande dono al figlio, quello  del linguaggio che nel tempo diventa  strumento per organizzare il pensiero. Un linguaggio più ricco, permetterà una rappresentazione della  realtà più ampia e articolata.

Dopo il libro morbido, uno dei primi formati da presentare al bambino e lasciare a disposizione per casa è il libro in cartone.

Esploriamo insieme i vantaggi del libro in cartone. 

- Il libro in cartone è utile per i più piccoli, non solo perché si tratta di un materiale resistente, ma perché per un bimbo piccolo con una motricità fine da sviluppare il materiale rigido facilità il gesto motorio.


- E’ importante che il libro sia illustrato e che le immagini siano protagoniste: l’adulto diverrà il mediatore tra le immagini ed il bambino, producendo anche onomatopee che aiutino a stabilire una relazione tra figura e suono, esempio attraverso l’uso di onomatopee. Se la pagina rappresenta un gatto possiamo indicarlo e dire al bimbo che il gatto fa: “Miao”. 

- L’adulto mediatore aiuta il bambino a stabilire una relazione tra le immagini del libro e la realtà.

- Il bambino imparando a voltare le pagine, indicando, sperimenta la relazione causa - effetto e capisce che può imparare ad usare le dita per raggiungere uno scopo: il suo corpo è potente!

- Il piccolo esercita la memoria: riconosce oggetti familiari e li ricorda.

Non ultimo il primo approccio con il libro permette di potenziare brevi tempi di attenzione e di tramutare la realtà in simbolo, infatti le illustrazioni sono rappresentazioni della realtà: il gatto sul libro, non è il gatto, ma l’immagine del gatto. 






 

Commenti

Post popolari in questo blog

Le cornicette.

Cornicette: fiori. Ricordo ancora con piacere quando al termine dell'esercizio decoravo la pagina con una bella cornicetta , al tempo per me disegnare cornicette era semplicemente un atto divertente, creativo e rilassante. In realtà tracciare cornicette per un bambino che sta terminando la scuola materna o che frequenta i primi anni della scuola elementare, può essere una risorsa per allenare non solo la creatività, ma per affinare la coordinazione mano occhio e alcuni aspetti cognitivi. Vediamo insieme come mai la cornicetta è una risorsa... Cornicetta: insetti. Per riprodurre una bella cornicetta, bisogna imparare ad osservare bene il modello : esplorarlo sistematicamente, identificarne la forma e le caratteristiche. Quindi è necessario riprodurre il modello, ma a questo fine si deve prima organizzare lo spazio (ossia i quadretti necessari), pianificare , comprendere quante righe tracciare, che orientamento dare alle righe (orizzontale, verticale, obliquo), indivi...

Coloritura Facilitata.

Mi piace molto proporre a mia figlia (4 anni compiuti da poco) delle attività. Pare si diverta e a volte è lei stessa a chiedermi con impazienza di farle fare qualcosa. Ammetto che per me è una gioia, perchè essendo una mia passione, mi sembra di trasmetterle qualche cosa di me, una sorta di eredità non materiale che le rimarrà. Per divertimento ho deciso di far sperimentare a G. la coloritura facilitata, solitamente è una strategia che si usa con bimbi che hanno difficoltà nel colorare con precisione e nel rispettare i bordi . Per chi non conoscesse la tecnica è molto semplice: si traccia il disegno col pennarello, quindi i bordi della figura vengono ripassati con colla vinilica ed una volta asciutti saranno in rilievo, creando un bell'effetto che a me ricorda  la gelatina.  Prima d'iniziare a colorare ho chiesto a G. di nominare le parti del Calimero e di passare il dito indice della mano con cui colora (la destra) sui contorni in rilievo. Mi sono r...

Mamma ed educatore professionale, due "mestieri" diversi con punti di contatto.

Giulia fa  la nanna.   Navigando sul web o parlando con conoscenti, mi è capitato spesso di leggere commenti circa le competenze educative delle mamme. Proprio da queste letture e dall'ascolto, è nata la mia riflessione che ho piacere di condividere... Diverse volte mi è capitato di ascoltare frasi del tipo: "Però Tizia non può capire, non ha figli!", non di rado la Tizia in questione era un'educatrice formata con anni d'esperienza!  Non è nemmeno raro percepire da parte dei genitori sfiducia nelle figure che ruotano intorno ai propri figli (pediatri, educatori, insegnanti, psicologi), come se nessuno eccetto loro avesse interesse nel tutelare il minore.  E' difficile, dal mio punto di vista separare l'essere mamma dal fare l'educatrice, perchè come genitore l'agire è determinato dall'intenzionalità educativa, ossia dalla volontà di aiutare mia figlia a sviluppare risorse, competenze e piano piano condurla verso una progressiva autono...