I meravigliosi e faticosi due anni.

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Sento spesso parlare dei "terribili due anni" e qualche volta mi capita di leggere articoli riportanti questa definizione;  vi confesso che sono infastidita da quest'etichetta che viene attribuita ad un normale processo  evolutivo. 

Mi dispiace  ancor  più riscontrare che frequentemente questa definizione proviene da coloro  che dovrebbero offrire sostegno ai genitori: a mio avviso il supporto dovrebbe consiste nello spiegare l'importanza di quei capricci che paiono così difficili da gestire e come la mediazione ed il compromesso siano la via, piuttosto che cedere per sfinimento o espldere con un'inutile sculacciata da cui il bambino poco impara.

Innanzitutto concedetemi di sdrammatizzare con una battuta:"Se vi sembrano terribili i due anni aspettate che ne abbiano 15!"

È vero, un bambino di due anni dice "sempre" No, sfida e provoca! 


Ecco, siatene contenti.

Avete almeno due importanti ragioni per gioire:

1. vostro figlio/a si percepisce come differenziato da voi, sta provando a dar forma alla sua personalità, vi sta chiedendo di aiutarlo a costruirsi limiti e confini! Insomma, sta crescendo!

2. il vostro bambino vi sta offrendo un'opportunità per crescere: per imparare ad usare la pazienza, il compromesso, per imparare ad ascoltare l'Altro e rispettarlo, per imparare ad essere autorevoli e non autoritari o prepotenti (infatti se non mediate adeguatamente o non vi ascolta o si ferma solo per timore e impara nulla, così ne farete tutti le spese più avanti).

In conclusione, è vero, i bimbi di due anni sono impegnativi, ma vi stanno insegnando che sono l'Altro e non la vostra appendice: questo non è poco!

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