Passa ai contenuti principali

Piccoli monarchi crescono?

 
Immagine dal web.

"Un repertorio potrebbe rivelarsi più utile di una convinzione, soprattutto se si tiene presente che esiste più di un modo valido di vivere la vita".
 A. Phillips, On Kissing, Tickling and Being Bored
 

Qualche giorno fa, navigando per il web alla ricerca di tematiche educative d'approfondimento, mi è capitato di leggere un articolo molto interessante e costruttivo, scritto da Stefania Berbenni per Panorama: "Educazione, l'allarme degli esperti: "Stiamo allevando una generazione di tiranni"".

Genitori italiani, età compresa tra i 30 - 40 anni di cultura medio-alta, sono allo sbando educativo: tiranneggiati da infanti ed adolescenti, imbrigliati nel senso di colpa per la scarsa presenza, messi in difficoltà dalle fratture coniugali. Genitori amorevoli che si sentono incapaci di dire "No", di porre limiti ed argini, con conseguenze amare per i figli, ma anche per la coppia. Madri e padri a volte con ruoli confusi, "costretti" a delegare a nonni o ad altri l'educazione dei figli, talvolta in difficoltà nel trovere un equilibrio tra la realizzazione personale e il ruolo genitoriale. Coppie disorientate da mille suggerimenti e regole pedagogiche, quasi ricette o istruzioni per "far funzionare" il pargolo, offerte da persone che non sono nè pedagogisti, nè psicologi, perchè pare che troppi si sentano competenti quando si discute d'educazione.

Come educatrice e come madre ritengo che questo sia un tema molto importante su cui riflettere, da affrontare con senso critico, senza sentirsi accusati, ma da vivere come un'occasione per interrogarsi come singoli e come coppia sull'intenzionalità del proprio agire educativo, sugli obiettivi che come coppia genitoriale si stanno perseguendo.
Un tema fondamentale che dovrebbe indurci come coppia educante ad un periodico  confronto sul modo di educare, in modo da aiutarci insieme ad esaminare le criticità, a provare nuove strategie e nei casi in cui ce ne fosse bisogno: domandare tempestivamente aiuto o sostegno a personale competente.

Se vi ho incuriosito, leggete l'articolo:Educazione-l-allarme-degli-esperti-Stiamo-allevando-una-generazione-di-tiranni

Commenti

Post popolari in questo blog

Le cornicette.

Cornicette: fiori. Ricordo ancora con piacere quando al termine dell'esercizio decoravo la pagina con una bella cornicetta , al tempo per me disegnare cornicette era semplicemente un atto divertente, creativo e rilassante. In realtà tracciare cornicette per un bambino che sta terminando la scuola materna o che frequenta i primi anni della scuola elementare, può essere una risorsa per allenare non solo la creatività, ma per affinare la coordinazione mano occhio e alcuni aspetti cognitivi. Vediamo insieme come mai la cornicetta è una risorsa... Cornicetta: insetti. Per riprodurre una bella cornicetta, bisogna imparare ad osservare bene il modello : esplorarlo sistematicamente, identificarne la forma e le caratteristiche. Quindi è necessario riprodurre il modello, ma a questo fine si deve prima organizzare lo spazio (ossia i quadretti necessari), pianificare , comprendere quante righe tracciare, che orientamento dare alle righe (orizzontale, verticale, obliquo), indivi...

Coloritura Facilitata.

Mi piace molto proporre a mia figlia (4 anni compiuti da poco) delle attività. Pare si diverta e a volte è lei stessa a chiedermi con impazienza di farle fare qualcosa. Ammetto che per me è una gioia, perchè essendo una mia passione, mi sembra di trasmetterle qualche cosa di me, una sorta di eredità non materiale che le rimarrà. Per divertimento ho deciso di far sperimentare a G. la coloritura facilitata, solitamente è una strategia che si usa con bimbi che hanno difficoltà nel colorare con precisione e nel rispettare i bordi . Per chi non conoscesse la tecnica è molto semplice: si traccia il disegno col pennarello, quindi i bordi della figura vengono ripassati con colla vinilica ed una volta asciutti saranno in rilievo, creando un bell'effetto che a me ricorda  la gelatina.  Prima d'iniziare a colorare ho chiesto a G. di nominare le parti del Calimero e di passare il dito indice della mano con cui colora (la destra) sui contorni in rilievo. Mi sono r...

Mamma ed educatore professionale, due "mestieri" diversi con punti di contatto.

Giulia fa  la nanna.   Navigando sul web o parlando con conoscenti, mi è capitato spesso di leggere commenti circa le competenze educative delle mamme. Proprio da queste letture e dall'ascolto, è nata la mia riflessione che ho piacere di condividere... Diverse volte mi è capitato di ascoltare frasi del tipo: "Però Tizia non può capire, non ha figli!", non di rado la Tizia in questione era un'educatrice formata con anni d'esperienza!  Non è nemmeno raro percepire da parte dei genitori sfiducia nelle figure che ruotano intorno ai propri figli (pediatri, educatori, insegnanti, psicologi), come se nessuno eccetto loro avesse interesse nel tutelare il minore.  E' difficile, dal mio punto di vista separare l'essere mamma dal fare l'educatrice, perchè come genitore l'agire è determinato dall'intenzionalità educativa, ossia dalla volontà di aiutare mia figlia a sviluppare risorse, competenze e piano piano condurla verso una progressiva autono...