Educazione come metamorfosi vincolata: libertà relativa, mai dominio.

Metamorfosi come possibilità di andare oltre la forma, per aprirsi verso nuovi sguardi e possibilità.

Se c'è volontà di dominio, viene meno il processo educativo e l'intenzionalità che dovrebbe orientare l'atto dell'educare.

Cosa significa questo? 

Semplicemente che se c'è dominio non c'è educazione! Troppo spesso appartiene al senso comune una visione distorta del concetto d'educazione. Etimologicamente educare deriva dal latino ex - ducere, ossia tirare fuori, quindi un reale processo educativo è un percorso maieutico che avviene nel tempo, mediante il quale le figure adulte di riferimento si propongono come mediatori tra il bambino ed il mondo per "tirare fuori" dal bambino le potenzialità e per puntare sui punti di forza.

Un processo educativo autentico non è castrante, il che non significa che il bambino venga stimolato verso l'esercizio di una libertà assoluta, che sarebbe incompatibile con il suo essere sociale. 

L'educazione è metamorfosi, ossia possibilità di cambiamento che consente di andare oltre la forma. La metamorfosi, messa in atto dal processo educativo, deve necessariamente essere una metamorfosi vincolata alla sostanza. In parole più semplici, l'educatore non deve orientare l'educando a divenire altro da sè, ma "solo" potenziare i punti di forza, facendo sì che i limiti, le difficoltà che ogni individuo ha non diventino impedimenti, ma altri punti di partenza, possibilità per aprirsi verso nuovi orizzonti (le particolarità che fanno di ogni individuo un essere unico). L'educazione apre le porte alla possibilità. 

Essere oggetto di un processo educativo deve potenziare le abilità adattive dell'individuo, ossia aiutare il bambino nei confronti della comprensione di regole sociali, al fine di una convivenza armonica basata sul rispetto reciproco e sul riconoscimento dei bisogni propri ed anche di quelli altrui. Se si desidera orientare un bambino/adolescente verso una liberà assoluta, allora non ci sarà mai educazione, ma nemmeno società civile, però se si pensa ad alla libertà come un fatto relativo (libertà vincolata ai principi dell'etica e a norme sociali), allora possiamo asserire che la vera educazione rende l'individuo libero, mentalmente indipendente, dotato di senso critico e capace di coniugare il rispetto dell'altro con quello di se stesso. Per quello educare non è cosa semplice, ma è una grande sfida!

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