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Educare ad una sana alimentazione. (Food Dudes arriva in Italia)




Recenti studi evidenziano un aumento del numero di bambini in sovrappeso, questo fenomeno fa scattare l'allarme "obesità infantile". I bambini con un importante sovrappeso rischiano di divenire adulti obesi. Questo dato pare essere più allarmante tra le persone meno istruite e poco abbienti.  

I bambini con genitori obesi sono esposti ad un rischio maggiore  di obesità, non solo per fattori genetici, ma per aver appreso stili di vita predisponenti al sovrappeso. Questo comporta una maggior probabilità di sviluppare in futuro malattie come il diabete, malattie cardiovascolari, disturbi circolatori. (Per approfondire: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/lobesita-il-nuovo-incubo-italiano/2199649/12/0)

Il problema obesità infantile è presente anche al di fuori della nostra Penisola.
Il rapporto del National Taskforce on Obesity (2005), evidenzia che i bambini in età scolare consumano in famiglia e fuori casa ricche quantità di cibo energetico, a discapito di un sano consumo di alimenti ricchi di fibra e vitamine, necessari per la crescita e per un corretto metabolismo digestivo.

L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha definito l'obesità infantile l'"epidemia globale". I dati sono allarmanti:" in tutto il mondo, più di 22 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni sono sovrappeso, e 155 milioni sono bambini in età scolare. In Europa ci sono 14 milioni di bambini in sovrappeso in età scolare, 3 milioni dei quali sono obesi." (Cit.Fooddudes.it)

La responsabilità di questo fenomeno è da ricercare in stili di vita poco sani (cibi troppo calorici, consumo eccessivo di bevande zuccherate, assenza o inadeguatezza della prima colazione, sedentarietà) ed errati modelli di comportamento.

Questi dati rendono evidente l'importanza d'intervenire con un programma di educazione alimentare che insegni un corretto stile di alimentazione, come Food Dudes.

"Food Dudes è un programma educativo basato sull’evidenza empirica (cfr. Bibliografia) sviluppato dal Prof. Fergus Lowe presso l’Università di Bangor (Galles del Nord, GB), che mira a incrementare il consumo di frutta e verdura presso i bambini di età fra i 6 e gli 11 anni. Un gruppo di ricerca italiano dell’Istituto di Consumi, Comportamento e Comunicazione d’Impresa dell’Università IULM di Milano, coordinato dai Proff. Paolo Moderato e Vincenzo Russo e dal Dott. Giovambattista Presti, ne sta curando la sperimentazione e la diffusione in Italia con l’egida della Fondazione IULM e di IESCUM (Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano)." (cit. Fooddudes.it)

Il programma, basato su evidenze empiriche e su un approccio scientifico, va ben oltre una semplice campagna informativa. E' stato sviluppato tenendo presenti alcuni aspetti importanti evidenziati dalla psicologia sperimentale:


  • l'imitazione di modelli positivi;
  • incoraggiare i bambini all'assaggio di frutta e verdura per abituare al gusto;
  • approvazione sociale a scuola ed in famiglia. 
Il programma è già in fase di sperimentazione in alcune scuole italiane: http://www.fooddudes.it/doceboCms/index.php?special=changearea&newArea=16


I suggerimenti dell'educatrice:


Proposte tra le mura domestiche!

Certo non è raro che un bambino rifiuti di assaggiare frutta, verdura o altri alimenti importanti per una crescita sana.
  • Appurato che non ci siano intolleranze o allergie alimentari, è possibile giocare insieme a: "scopri il gusto misterioso".
Si preparano degli assaggini tra cui alcuni contenenti nuovi sapori. A turno, i giocatori devono essere bendati (o con occhi chiusi, se la benda crea ansia) e annusare, toccare e infine assaggiare: il bocconcino è buono? E' morbido o croccante? Dolce o salato?


  • Non dimenticate mai che i bambini imparano da ciò che vedono. Sarà più semplice che i vostri bambini si incuriosicano, assaggino e mangino frutta e verdura se anche voi siete soliti consumarne più porzioni nell'arco della giornata. Anche loro sceglieranno cibi sani e genuini se in casa sono ritenuti importanti e preferibili a quelli ipercalorici.


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