Passa ai contenuti principali

Uno spunto di riflessione: "I Ruoli della Famiglia".

Illustrazione di Tiziana Rinaldi


"In tutte le famiglie l'unione fa la forza" Todd Parr 

Grazie alla condivisione di una Pedagogista, che ho avuto la fortuna di conoscere seppur virtualmente, mi sono imbattuta in questo video. 

Loris Munier parla dei ruoli all'interno del sistema familiare. Trovo interessante ascoltare le Sue considerazioni. 

La ragione per cui ho scelto di  condividere il suo discorso non è quella di polemizzare o peggio di criticare sterilmente, ma di proporre una riflessione sui ruoli della famiglia, intesa  come cellula fondamentale della società. 


Credo sia importante che i ruoli siano ben distinti, i ruoli tra genitori e figli non possono e non devono essere rovesciati: la non chiarezza dei ruoli crea confusione, mancanza di senso di sicurezza, senso di sbandamento, perchè priva i figli di punti di riferimento.

Non sono favorevole all'autorità quando questa è manifestazione di prepotenza, ma credo nell'autorevolezza: un genitore deve orientare e guidare i figli e non può permettersi di umiliare o di esercitare violenza, però non può nemmeno permettere ogni cosa, accettare ogni comportamento, perchè non deve dimenticare che l'obiettivo è guardare al futuro e aiutare i figli a divenire adulti autonomi e forti (non prepotenti).

I no (sebbene per i bambini e per i ragazzi possano essere fonte di frustrazione) aiutano a crescere, abituano a tollerare le situazioni non facili della vita, perchè quando i ragazzi cresceranno non sarà tutto semplice, ma nonostante tutto dovranno cercare in loro stessi la forza per affrontare le situazioni frustranti. Ritengo però sia fondamentale dare un significato ai no pronunciati, comunicare le intenzioni, motivare le concessioni ed i divieti. 

Credo che nelle famiglie ci sia bisogno di ruoli, di regole, di autorevolezza, di rispetto reciproco e di dialogo. Senza regole e ruoli chiari non esiste democrazia.

Per chi fosse interessato ad approfondire il tema dell'eduazione all'interno della famiglia, indico due proposte di lettura, in apparenza differenti, ma non inconciliabili:




Commenti

Post popolari in questo blog

Le cornicette.

Cornicette: fiori. Ricordo ancora con piacere quando al termine dell'esercizio decoravo la pagina con una bella cornicetta , al tempo per me disegnare cornicette era semplicemente un atto divertente, creativo e rilassante. In realtà tracciare cornicette per un bambino che sta terminando la scuola materna o che frequenta i primi anni della scuola elementare, può essere una risorsa per allenare non solo la creatività, ma per affinare la coordinazione mano occhio e alcuni aspetti cognitivi. Vediamo insieme come mai la cornicetta è una risorsa... Cornicetta: insetti. Per riprodurre una bella cornicetta, bisogna imparare ad osservare bene il modello : esplorarlo sistematicamente, identificarne la forma e le caratteristiche. Quindi è necessario riprodurre il modello, ma a questo fine si deve prima organizzare lo spazio (ossia i quadretti necessari), pianificare , comprendere quante righe tracciare, che orientamento dare alle righe (orizzontale, verticale, obliquo), indivi...

Coloritura Facilitata.

Mi piace molto proporre a mia figlia (4 anni compiuti da poco) delle attività. Pare si diverta e a volte è lei stessa a chiedermi con impazienza di farle fare qualcosa. Ammetto che per me è una gioia, perchè essendo una mia passione, mi sembra di trasmetterle qualche cosa di me, una sorta di eredità non materiale che le rimarrà. Per divertimento ho deciso di far sperimentare a G. la coloritura facilitata, solitamente è una strategia che si usa con bimbi che hanno difficoltà nel colorare con precisione e nel rispettare i bordi . Per chi non conoscesse la tecnica è molto semplice: si traccia il disegno col pennarello, quindi i bordi della figura vengono ripassati con colla vinilica ed una volta asciutti saranno in rilievo, creando un bell'effetto che a me ricorda  la gelatina.  Prima d'iniziare a colorare ho chiesto a G. di nominare le parti del Calimero e di passare il dito indice della mano con cui colora (la destra) sui contorni in rilievo. Mi sono r...

Mamma ed educatore professionale, due "mestieri" diversi con punti di contatto.

Giulia fa  la nanna.   Navigando sul web o parlando con conoscenti, mi è capitato spesso di leggere commenti circa le competenze educative delle mamme. Proprio da queste letture e dall'ascolto, è nata la mia riflessione che ho piacere di condividere... Diverse volte mi è capitato di ascoltare frasi del tipo: "Però Tizia non può capire, non ha figli!", non di rado la Tizia in questione era un'educatrice formata con anni d'esperienza!  Non è nemmeno raro percepire da parte dei genitori sfiducia nelle figure che ruotano intorno ai propri figli (pediatri, educatori, insegnanti, psicologi), come se nessuno eccetto loro avesse interesse nel tutelare il minore.  E' difficile, dal mio punto di vista separare l'essere mamma dal fare l'educatrice, perchè come genitore l'agire è determinato dall'intenzionalità educativa, ossia dalla volontà di aiutare mia figlia a sviluppare risorse, competenze e piano piano condurla verso una progressiva autono...