Rosa CuorDiPetalo e il mondo delle piccole cose.
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Illustrazione di Karin Taylor. |
"Talvolta ci lasciamo travolgere dai ritmi frenetici della vita: diventiamo distratti, perdiamo di vista le piccole cose, i dettagli, quelle minuscole sfumature che possono fare la differenza.
Dedico questa fiaba ai grandi e ai piccini, affinchè sappiano trovare sempre la magia che si cela dietro ogni evento, perchè ogni piccola cosa possa essere fonte di gioia."
Rosa
CuorDiPetalo profumava d'acqua di rose, era piccola e delicata come
un bocciolo vestito di rugiada ed era solita portare tra i capelli
una piccola rosa. Per molti era una bambina come tante, ma alcune
persone ben informate dicevano con certezza che fosse una fata venuta
da NonSiSaDove.
La
piccola Rosa viveva sulla collina, in una minuscola casa circondata
da rose e fiori di campo, baciata ogni mattina dal sole e rallegrata
dal cinguettio di allegri passerotti. Rosa ogni mattina riempiva il
suo sguardo di meraviglia ammirando il leprotto dal codino bianco,
che saltellava lesto dietro al cespuglio, poi ascoltava attenta il
tordo zirlare, quindi respirava profondamente l'odore dell'erba
tagliata e infine annusava le sue rose per scegliere quella più
adatta ad adornare la sua folta chioma.
Ogni
mattina, tranne i giorni in cui la pioggia pareva incessante, Rosa
CuorDiPetalo passeggiava per la collina diretta verso il vecchio
rudere e la torre antica: quel che rimaneva di un villaggio
medioevale, un tempo popolato da artigiani, colorato dai panni appesi
al sole e ravvivato dalle grida dei mercanti ed ora dimenticato da
tutti, eccetto da Rosa.
Al
termine della passeggiata Rosa sedeva sempre sulla vetta
della torre,
osservava, scrutava curiosa ogni dettaglio, ogni movimento,
ascoltava ogni respiro. Guardando verso il Paese vedeva una miriade
di case, una moltitudine di persone tutte così diverse e così
simili tra loro: si muovevano con affanno verso una meta a loro
stessi sconosciuta. Guardando dalla torre pareva tutto così strano,
così buffo e il motivo di quell'affanno senza meta risultava
incomprensibile. Rosa esaminava quella folla frettolosa confidando
di cogliere il bagliore di un sorriso, ma ogni giorno vedeva i volti
divenire un po' più tristi. La meraviglia di tutto era nei dettagli,
ma i dettagli non si notano correndo....
Rosa
che ogni mattina riempiva di meraviglia il suo sguardo, che ogni
notte chiudeva gli occhi per addormentarsi al canto del silenzio,
sapendo che una tonda luna d'argento avrebbe vegliato sui suoi sonni,
pensava con tristezza agli abitanti del Paese che ogni giorno
perdevano un po' del loro sorriso, correndo verso mete ignote. Per
Rosa questi abitanti dai musi lunghi ed il sorriso spento erano una
spina nel cuore e come sapete non si può vivere con una spina nel
cuore e comunque anche fosse possibile, non sarebbe piacevole! Si sa,
le spine devono proteggere gli steli delle rose, diversamente vanno
tolte...
Rosa,
che come i ben informati raccontano con certezza era una fata,
preparò un'essenza di rose, il cui profumo venne diffuso dal Sole
per tutto il Paese, affinché i tristi e affannati abitanti potessero
respirare il dolce profumo delle rose vestite di rugiada del mattino.
Al
primo respiro gli abitanti dal sorriso spento si resero conto che
quel mattino l'aria aveva un profumo diverso e per un attimo si
fermarono a pensare che profumo fosse e dove l'avessero già sentito.
Michele, il bambino più discolo del villaggio ad un certo punto
gridò: - Rose, ci sono le rose qui intorno! Cerchiamole.- Tutti gli
abitanti, che solitamente non facevano caso a quello che Michele
diceva, cominciarono a cercare le rose e mentre guardavano ovunque
notarono che tra le crepe dei marciapiedi c'erano fili d'erba su cui
correvano instancabili formiche, che i muretti erano popolati dalle
lucertole. L'inverno era finito e questo era ben visibile dai
boccioli e dalle tenere foglioline di smeraldo a cui nessuno aveva
badato, sul comignolo di una casa aveva addirittura nidificato una
cicogna. Così cercando le rose le persone avevano scoperto un mondo
minuscolo e nemmeno troppo, fatto di piccole cose, ricco di vita:
ciascuna crepa, ogni silenzio, celava una sorpresa.
Nessuno sa,
nemmeno i soliti ben informati, se gli abitanti del Paese abbiano
scoperto quanto fece per loro Rosa CuorDiPetalo, ma è noto a tutti
che il sorriso tornò ad illuminare i loro volti, che smisero di
correre per camminare più lentamente, per poter ammirare i dettagli,
perché si sa: la meraviglia è nelle piccole cose.
Nadia Scarnecchia
(La fiaba ha partecipato alla 45a edizione del Premio Andersen, Sestri Levante, 9 giugno 2012)
(La fiaba ha partecipato alla 45a edizione del Premio Andersen, Sestri Levante, 9 giugno 2012)
che bella! è il messaggio è molto importante e da tener sempre presente :-)
RispondiEliminaGrazie mille Giorgia.
EliminaMolto bella, anche il mio viso si è illuminato del sorriso!
EliminaGrazie Luigina, grazie veramente...
EliminaNadia...che dire??!!!!!!
RispondiEliminaè bellissima....e spero di vedere il sorriso sul tuo volto...sempre...ti voglio bene amica cara.
Nadia
Ciao. Grazie...non so bene cosa dire. Anche io tvb.
EliminaNadia