Passa ai contenuti principali

Perchè giocare con il Golo Puzzle?

Come appare il gioco.


Il Golo Puzzle è un gioco per bambini (a partire da cc. 5 anni di età) realizzato in legno, materiale che trasmette un senso di calore durante la manipolazione.
Il gioco è costituito da nove pezzi alcuni dei quali hanno forme, dimensioni e colori differenti.


Tessere da organizzare


L'obiettivo del gioco è organizzare e orientare le tessere per riprodurre i soggetti disegnati nei modelli proposti.


Modello


Nella scatola è contenuto un unico foglio su cui sono disegnati ben dieci modelli, ma questa modalità per alcuni bambini rappresenta una difficoltà, quindi per facilitare l'osservazione e l'esplorazione del modello ho ritagliato e incollato ciscun'immagine su un cartoncino, successivamente plastificato, in modo che ad ogni disegno corrisponda una carta.

E' importante che i bimbi osservino il modello con attenzione, provino a dargli un nome (Es. tartaruga), quindi contino da quante tessere è costituito il disegno (non tutti i modelli sono realizzati con nove tessere!), facendo attenzione a come sono orientate!

Dopo aver guardato bene, si può cominciare a giocare... Chissà da cosa sarà opportuno iniziare?! ...l'occhio!?  ;) (C'è solo una tessera tra tutte che presenta un foro e può rappresentare un punto di riferimento da cui cominciare).

Orientando la  tessera con il foro nella giusta direzione, si può procedere con la disposizione degli altri pezzi prestando attenzione alla posizione e all'orientamento. Ecco fatto: con un pò di pazienza il modello è riprodotto!


La tartaruga costruita con le tessere.

Un gioco educativo e divertente, che aiuta i bimbi ad imparare ad osservare, descrivere, contare, confrontare, a prestare attenzione all'orientamento spaziale (destra, sinistra,sopra, sotto), è un primo approccio con le attività di pianificazione e con la percezione analitica (ogni elemento è parte di un tutto, il tutto è costituito da parti). Per un lavoro significativo, è importante la mediazione dell'adulto, affinchè il bambino venga stimolato in queste fasi, non procedendo per tentativi ed errori, ma imparando a pianificare e a riflettere su quello che fa.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le cornicette.

Cornicette: fiori. Ricordo ancora con piacere quando al termine dell'esercizio decoravo la pagina con una bella cornicetta , al tempo per me disegnare cornicette era semplicemente un atto divertente, creativo e rilassante. In realtà tracciare cornicette per un bambino che sta terminando la scuola materna o che frequenta i primi anni della scuola elementare, può essere una risorsa per allenare non solo la creatività, ma per affinare la coordinazione mano occhio e alcuni aspetti cognitivi. Vediamo insieme come mai la cornicetta è una risorsa... Cornicetta: insetti. Per riprodurre una bella cornicetta, bisogna imparare ad osservare bene il modello : esplorarlo sistematicamente, identificarne la forma e le caratteristiche. Quindi è necessario riprodurre il modello, ma a questo fine si deve prima organizzare lo spazio (ossia i quadretti necessari), pianificare , comprendere quante righe tracciare, che orientamento dare alle righe (orizzontale, verticale, obliquo), indivi...

Coloritura Facilitata.

Mi piace molto proporre a mia figlia (4 anni compiuti da poco) delle attività. Pare si diverta e a volte è lei stessa a chiedermi con impazienza di farle fare qualcosa. Ammetto che per me è una gioia, perchè essendo una mia passione, mi sembra di trasmetterle qualche cosa di me, una sorta di eredità non materiale che le rimarrà. Per divertimento ho deciso di far sperimentare a G. la coloritura facilitata, solitamente è una strategia che si usa con bimbi che hanno difficoltà nel colorare con precisione e nel rispettare i bordi . Per chi non conoscesse la tecnica è molto semplice: si traccia il disegno col pennarello, quindi i bordi della figura vengono ripassati con colla vinilica ed una volta asciutti saranno in rilievo, creando un bell'effetto che a me ricorda  la gelatina.  Prima d'iniziare a colorare ho chiesto a G. di nominare le parti del Calimero e di passare il dito indice della mano con cui colora (la destra) sui contorni in rilievo. Mi sono r...

Mamma ed educatore professionale, due "mestieri" diversi con punti di contatto.

Giulia fa  la nanna.   Navigando sul web o parlando con conoscenti, mi è capitato spesso di leggere commenti circa le competenze educative delle mamme. Proprio da queste letture e dall'ascolto, è nata la mia riflessione che ho piacere di condividere... Diverse volte mi è capitato di ascoltare frasi del tipo: "Però Tizia non può capire, non ha figli!", non di rado la Tizia in questione era un'educatrice formata con anni d'esperienza!  Non è nemmeno raro percepire da parte dei genitori sfiducia nelle figure che ruotano intorno ai propri figli (pediatri, educatori, insegnanti, psicologi), come se nessuno eccetto loro avesse interesse nel tutelare il minore.  E' difficile, dal mio punto di vista separare l'essere mamma dal fare l'educatrice, perchè come genitore l'agire è determinato dall'intenzionalità educativa, ossia dalla volontà di aiutare mia figlia a sviluppare risorse, competenze e piano piano condurla verso una progressiva autono...