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Mediazione del sentimento di appartenenza alla collettività.

Illustrazione di Nicoletta Costa.

"Appartenere ad una famiglia, ad una comunità o a qualunque altra struttura collettiva è un aspetto essenziale dell'esperienza umana ed è vitale per lo sviluppo del bambino". (R.Feuerstein, Y. Rand, R. Feuerstein, in coll. con N. Laniado e G. Pietra (2005), La disabilità non è un limite se mi ami costringimi a cambiare. Firenze, Libri Liberi).

L'uomo è un animale sociale ed in quanto tale ha bisogno di sentirsi parte della comunità in cui vive. Maslow, nella piramide dei bisogni, inserisce il bisogno di appartenenza in posizione centrale. Se tutti gli uomini hanno questa necessità, questo bisogno è ancora più forte nei soggetti con handicap fisici o mentali. Sentirsi parte di una collettività, di una classe nel contesto scolastico, stimola gli individui ad abbandonare alcuni comportamenti che spesso non sono accettati dalla società, per acquisirne di nuovi e maggiormente adattivi. Il gruppo diviene, dunque, stimolo e modello.
I genitori o gli educatori di soggetti con esigenze educative speciali, dovrebbero abbandonare alcuni comportamenti protezionistici, per consentire al ragazzo di partecipare agli eventi che riguardano la collettività ed il gruppo di appartenenza. 

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