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J. Korckzac: "Come amare il bambino."

Installazione: "Lo schiudersi di Tulipa". Artista: Sara Tardonato



"Mancano cento giorni alla primavera. Non c'è ancora uno stelo d'erba, nè una gemma, ma nella terra e nelle radici è già presente la direttiva della primavera, che in segreto attende, trama, si cela, urge sotto la neve, nei rami nudi, nel vento gelido, per esplodere infine con la fioritura improvvisa. E' da osservatori ufficiali vedere solo disordine nel tempo variabile di una giornata di marzo; lì, nella profondità c'è qualcosa che matura momento dopo momento secondo una logica, qualcosa che si accumula e si ordina."

Un uomo mite, ma non un pavido: Janusz Korczak, nacque a Varsavia nel lontano 1878, da una famiglia di origine ebrea.
Laureato in medicina e specializzato in pediatria, dedicò la sua vita ed opera all'infanzia. Autore di: "Come amare il bambino", pubblicato nel 1920, palesa  contenuti di grande attualità, mostrando una visione olistica
(όλος, in greco: totalità) dell'infanzia, secondo la quale il benessere, la crescita e salute del bambino sono una triade inscindibile. Per tanto il suo approccio verso il bambino, non fu soltanto di carattere medico, ma tenne in grande considerazione la pedagogia, la psicologia, la sociologia, la religione, la poesia.
Lavorando presso l'orfanotrofio di Varsavia, apprese a guardare il mondo con gli occhi dei bambini e si fece portavoce dei loro diritti: "I diritti del bambino al rispetto", opera del 1924.
La vita di Korzack (il cui vero nome era: Henryc Goldszmit), si avviò verso il tramonto il 5 agosto 1942, quando i soldati nazisti circondarono l'orfanotrofio di Varsavia. Il medico avrebbe avuto l'opportunità di salvarsi per i  meriti a lui riconosciuti, ma rifiutò: perchè un padre non abbandona mai i suoi figli.

 "(Vogliamo) un educatore che non schiaccia, ma libera, non trascina, ma innalza, non opprime, ma forma, non impone, ma insegna, non esige, ma chiede....." J. Korckzac

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