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Apprendimento ed emozioni.




"S'impara soltanto divertendosi."
Anatole France, Il delitto di Sylvestre Bonnard, 1881

Per alcuni studenti l'apprendimento è spesso fonte di noia o di ansia, che non sono gli stati d'animo migliori per imparare con successo e trovare piacevole quanto si deve fare.
Mihaly Csikszentmihalyi, psicologo, definisce col nome di flusso lo stato emotivo in cui si ottengono le migliori prestazioni in ambito sportivo, scolastico, artistico. E'la situazione in cui le emozioni sono canalizzate, energizzanti ed il soggetto si cimenta con "compiti"che assorbono completamente il proprio interesse, provando piacere, non preoccupandosi più dalla prestrazione, ma trovando la motivazione in quello che sta facendo, è un momento di totale dedizione al compito.
Il flusso è ragiungibile con maggior facilità, quando la persona svolge attività che non risultano essere eccessivamente banali da causare noia, ma nemmeno così complesse da determinare ansia. 
Gardner, lo psicologo che teorizzò le intelligenze multiple, approfondisce questo discorso generalizzandolo all'ambito scolastico. Per promuovere un apprendimento significativo la scuola ed i docenti dovrebbero comprendere i talenti, le attitudini degli studenti, puntando sui punti di forza del soggetto, affinchè provi piacere e dedizione in quello che fa.
Un ragazzo che fa esperienza del flusso durante l'esecuzione di un'attività è maggiormente motivato nel migliorare le propie prestazioni, perchè sperimenta il successo e ragionando su questo aumenta il senso di competenza, tutto ciò lo predisporrà ad accettare nuove sfide, anche negli ambiti in cui incontra più difficoltà.
Riflettendo su questo, si evince  quanto sia importante che la scuola ed il mondo dell'educazione promuovano le individualità (non l'inividualismo), affinchè ogni persona possa imparare quali siano i propri interessi, coltivandoli, provando piacere nell'apprendere nuove cose.
Per approfondire il tema dell'intelligenza emotiva si consiglia la lettura di: "Intelligenza emotiva. Che cos'è. Perchè può renderci felici." di Daniel Goleman  

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