La mia libreria: un sogno che prende forma grazie ad Usborne.

"(...) Ciascuno cresce solo se sognato." Danilo Dolci Quando ero piccola per me giocare significava divertirmi con carta e penna, ritagliare figure, infilare il naso tra i libri e i giornali di zio Paolo. Ero una bimba solitaria. Avevo due libri speciali e mi venivano letti a volte dai miei genitori, li ho ancora oggi. Non sono cresciuta in una casa piena di libri, guardavo sempre gli stessi, con un po' di noia ed insoddisfazione, però c'era lo zio che era una fonte inesauribile di letture. Le passeggiate con lui terminavano inevitabilmente in libreria o dal giornalaio. Quando andavo a trovare mamma a "La Standa" andavo nel reparto libri e curiosavo tra le pagine. Al liceo il giorno del tema per me era il giorno più felice, ancora non capisco come abbia potuto frequentare il liceo scientifico. I libri illustrati sono i miei preferiti ed ho sempre grande ammirazione e un pizzico d'invidia per chi ha il dono di dare un volto...