Passa ai contenuti principali

Educare alla responsabilità: oltre il mio sguardo.....

Illustrazione di Heatherlee Chan
Ho scelto di riflettere con voi sul tema della responsabilità, un argomento che ritengo non sia mai ridondante, perchè non è soltanto importante, ma è necessario.

Non è possibile vivere un'esistenza degna di questo nome, che prescinda dalla responsabilità.

Noi educatori, qualunque sia il nostro ruolo (docenti, educatori professionali, sacerdoti, genitori, nonni) abbiamo il dovere di essere responsabili per poter educare alla responsabilità.

Non saremo mai perfetti, qualche scivolone farà parte del percorso, ma non è pensabile abdicare alla nostra podestà educativa.

In seguito ad alcuni episodi che regolarmente osservo nella scuola secondaria, su cui ho pochissimo, forse nullo margine di intervento, perchè sono l'educatrice e questa figura professionale, gestita dalle cooperative e non facente parte dell'organico della scuola italiana non viene assegnata alla classe, ma solo al bambino con disabilità, che spesso è quello che si comporta meglio o non peggio dei compagni, semplicemente perchè oggetto di un intervento educativo che dura nel tempo.

Avrei voluto scrivere un post tutto mio sul tema "educare alla responsabilità", perchè siamo tutti concordi nel dire che i bambini ed i ragazzi hanno dei diritti, tra questi hanno anche il diritto di essere educati alla consapevolezza che il diritto è strettamente connesso al concetto di dovere ed il comune denominatore che lega queste due parole è responsabilità. 

Sì, abbiamo il dovere di educare sempre alla responsabilità, a cominciare dai bambini più piccoli, ovviamente le richieste devono essere commisurate alla maturità del bambino.

Non si deve mai smettere di educare ad essere e sentirsi responsabili, perchè è molto più importante del programma disciplinare, dei voti, perchè non è indispensabile che tutti conseguano titoli accademici e carriere ammirabili, ma è necessario che ogni bambino sia messo nella condizione di esprimere al meglio la propria umanità, che sia un buon cittadino del mondo e abiti con rispetto la vita propria ed altrui.

Per ora ho già scritto troppo, come al solito non riesco a trattenere le riflessioni, se penso qualcosa almeno "dalla penna" il pensiero esce fuori!

Per ora taccio e vi lascio con una pillola di una maestra speciale, da cui ho molto da imparare:


Commenti

Post popolari in questo blog

Le cornicette.

Cornicette: fiori. Ricordo ancora con piacere quando al termine dell'esercizio decoravo la pagina con una bella cornicetta , al tempo per me disegnare cornicette era semplicemente un atto divertente, creativo e rilassante. In realtà tracciare cornicette per un bambino che sta terminando la scuola materna o che frequenta i primi anni della scuola elementare, può essere una risorsa per allenare non solo la creatività, ma per affinare la coordinazione mano occhio e alcuni aspetti cognitivi. Vediamo insieme come mai la cornicetta è una risorsa... Cornicetta: insetti. Per riprodurre una bella cornicetta, bisogna imparare ad osservare bene il modello : esplorarlo sistematicamente, identificarne la forma e le caratteristiche. Quindi è necessario riprodurre il modello, ma a questo fine si deve prima organizzare lo spazio (ossia i quadretti necessari), pianificare , comprendere quante righe tracciare, che orientamento dare alle righe (orizzontale, verticale, obliquo), indivi...

Coloritura Facilitata.

Mi piace molto proporre a mia figlia (4 anni compiuti da poco) delle attività. Pare si diverta e a volte è lei stessa a chiedermi con impazienza di farle fare qualcosa. Ammetto che per me è una gioia, perchè essendo una mia passione, mi sembra di trasmetterle qualche cosa di me, una sorta di eredità non materiale che le rimarrà. Per divertimento ho deciso di far sperimentare a G. la coloritura facilitata, solitamente è una strategia che si usa con bimbi che hanno difficoltà nel colorare con precisione e nel rispettare i bordi . Per chi non conoscesse la tecnica è molto semplice: si traccia il disegno col pennarello, quindi i bordi della figura vengono ripassati con colla vinilica ed una volta asciutti saranno in rilievo, creando un bell'effetto che a me ricorda  la gelatina.  Prima d'iniziare a colorare ho chiesto a G. di nominare le parti del Calimero e di passare il dito indice della mano con cui colora (la destra) sui contorni in rilievo. Mi sono r...

Mamma ed educatore professionale, due "mestieri" diversi con punti di contatto.

Giulia fa  la nanna.   Navigando sul web o parlando con conoscenti, mi è capitato spesso di leggere commenti circa le competenze educative delle mamme. Proprio da queste letture e dall'ascolto, è nata la mia riflessione che ho piacere di condividere... Diverse volte mi è capitato di ascoltare frasi del tipo: "Però Tizia non può capire, non ha figli!", non di rado la Tizia in questione era un'educatrice formata con anni d'esperienza!  Non è nemmeno raro percepire da parte dei genitori sfiducia nelle figure che ruotano intorno ai propri figli (pediatri, educatori, insegnanti, psicologi), come se nessuno eccetto loro avesse interesse nel tutelare il minore.  E' difficile, dal mio punto di vista separare l'essere mamma dal fare l'educatrice, perchè come genitore l'agire è determinato dall'intenzionalità educativa, ossia dalla volontà di aiutare mia figlia a sviluppare risorse, competenze e piano piano condurla verso una progressiva autono...