Gli studi neuroscientifici dimostrano che l’intelligenza è in divenire per tutto l’arco dell’esistenza: ciò che la persona è, viene determinato geneticamente solo in parte, perché l’ambiente, le esperienze, gli stimoli che la persona riceve sin dalle prime settimane di vita hanno un ruolo determinante per lo sviluppo dell’intelligenza. Nel primo anno di vita del bambino si assiste ad un’importante incremento dei neuroni (le cellule del cervello). A tre anni l’incremento neuronale è quantitativamente compiuto e le cellule cessano di riprodursi. A quest’età il bambino ha più connessioni di quelle che userà. E’ in questo momento che il ruolo del mediatore (genitori, nonni, educatori) è importante: la ripetizione degli stimoli crea connessioni permanenti, le altre decadono. Per questa ragione è importante, sin dalla prima infanzia, esporre il bambino ad un ambiente ricco di stimoli, affinché faccia molte esperienze differenti. In collaborazione con: Fox English Scho...
“L’educazione è cosa di cuore: tutto il lavoro parte da qui, e se il cuore non c’è, il lavoro è difficile e l’esito è incerto. Che i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi conoscano di essere amati”. Giovanni Bosco