Perchè proporre, ai più piccoli, libri in bianco e nero?
Sai che alla nascita il bambino non vede bene?
Nelle prime settimane di vita la sopravvivenza, i comportamenti del lattante sono dipendenti dalle strutture cerebrali sotto corticali, che consentono al nuovo nato attività come il sonno, l'alimentazione (suzione) e la percezione sensoriale, che però è poco definita.
Prima dei 6 mesi circa, il bambino vede solo ad una distanza di 15 - 20 cm., questo permette di focalizzare l'attenzione esclusivamente sulla mamma, a vantaggio dell'attaccamento. Il piccolo non è ancora in grado di percepire tutti i colori, ma il bianco, il nero e alcuni toni di grigio.
Intorno ai 3 - 6 mesi di vita maturano le aree corticali occipitali, temporali, frontali che permettono ai piccoli una visione più distinta e il riconoscimento degli stimoli uditivi. Il bambino inizia quindi a percepire altri colori, iniziando dal rosso.
Nonostante questi limiti percettivi, è possibile e consigliato offrire stimoli al bambino sin dalle prime settimane di vita, anche avvalendosi di strumenti, come piccoli libri.
E' importante orientarsi nella scelta di testi che tengano conto dei bisogni e caratteristiche del bambino, sarà l'adulto mediatore attraverso il contatto fisico e la voce a dare significato a questa esperienza.
La casa editrice Usborne è sempre molto attenta ai diversi stadi evolutivi del bambino, quindi ha studiato una collana per i primi mesi, costituita dai libri Black and White: elaborati da esperti nel rispetto dei bisogni del neonato, sono librini robusti,
piccini, piacevoli e sicuri.
Questi piccoli libri oltre che strumento di relazione, possono rappresentare un aiuto prezioso per il neogenitore, per avvicinare in maniera semplice, divertente ai suoni della lingua inglese. E' infatti noto e dimostrato dai neuroscenziati che esporre precocemente il bambino ad una seconda lingua condiziona la strutturazione cognitiva del cervello, rendendo l'apprendimento della lingua semplice ed estremamente naturale.
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